È proseguito ieri in commissione Istruzione pubblica e beni culturali del Senato l'esame in sede referente del disegno di legge 572 di abrogazione dell'equipollenza della laurea in scienze motorie alla laurea in fisioterapia, stabilita dall'articolo 1-septies. A prendere la parola a nome del governo, di cui si attendeva il pronunciamento, è stato il sottosegretario all'Istruzione Giuseppe Pizza. L'orientamento è stato netto e preciso a favore della cancellazione. "Il Ministero condivide l'abrogazione della norma in quanto i percorsi formativi in fisioterapia e in scienze motorie sono completamente diversi" ha detto Pizza. "L'equipollenza dei relativi titoli di studio comporterebbe perciò gravi conseguenze ai danni della salute dei cittadini. Inoltre, il corso di laurea in scienze motorie non è aderente al profilo professionale dei fisioterapisti, né al curriculum europeo. Né va dimenticato che l'equipollenza renderebbe inefficace la programmazione annuale nazionale per l'accesso a Fisioterapia, disposta sulla base di dati regionali. Va infine ricordato che l'equipollenza non determina comunque l'automatica abilitazione all'esercizio della professione di fisioterapista, che si consegue superando l'esame di laurea in fisioterapia avente valore abilitante".
Il sottosegretario ha infine segnalato l'assoluta necessità di tenere distinti gli sbocchi professionali dei laureati in fisioterapia e in scienze motorie, "non consentendo a questi ultimi di esercitare una professione sanitaria". E ha auspicato peraltro una sollecita approvazione del disegno di legge.
In una lettera inviata nei giorni scorsi l'Aifi aveva sollecitato una chiara presa di posizione a favore dell'abrogazione, sostenendo che "è necessario dare un segnale coerente e unanime da parte del governo e di tutte le forze politiche, sul fatto che il rispetto delle regole debba valere per tutti i cittadini, senza privilegi o eccezioni". E adesso l'Aifi ringrazia le forze politiche, il governo, le organizzazioni firmatarie del manifesto "NO all'equipollenza", e in particolare i sindacati e le associazioni di tutela del cittadino Cittadinanzattiva, attraverso le reti del Tribunale per i diritti del malato e del Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici, e Fish, che anche in questo caso hanno chiesto di abrogare la norma iniqua e discriminatoria. L'Associazione italiana fisioterapisti ringrazia anche i senatori Caforio, Giambrone, Pardi, Astore, Mascitelli, De Toni, Lannutti, Pedica, Carlino, Amati, Cossiga, Di Nardo, Molinari, Russo e Tomassini, firmatari del disegno di legge di cancellazione dell'1-septies, e il gruppo parlamentare Italia dei Valori che facendo proprio il disegno di legge ne ha permesso la rapida calendarizzazione, per la coerenza dimostrata.