Approvata la legge sull'ordine

Approvato questa sera il disegno di legge sull'ordine professionale. Alle 18.25 la Camera ha espresso il sì definitivo al testo "Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini professionali". Il voto è stato pressoché unanime: hanno votato a favore tutti i deputati, con eccezione del gruppo di Rifondazione Comunista, astenuto perché d'accordo con il provvedimento ma non con l'obbligatorietà di iscrizione all'ordine.
"Quella di oggi è una svolta epocale" commenta il presidente dell'Aifi Vincenzo Manigrasso. "Uno dei più grandi risultati della storia associativa, un obiettivo statutario che perseguiamo da 45 anni, raggiunto grazie all'impegno di intere generazioni di colleghi che hanno lavorato per il riconoscimento del ruolo e della dignità della professione. Adesso si tratta di tramutare la delega al governo in un decreto legislativo che attui l'ordine. Quindi, bisogna continuare a lavorare, non mollare la presa. E dal tenore del dibattito finale a cui abbiamo assistito alla Camera, i tempi sono davvero maturi: tutte le forze si sono pronunciate favorevolmente".
"Lungo il percorso di questa legislatura e di questo provvedimento, una delle carte vincenti credo sia stata la convergenza e la sinergia di tutte le professioni sanitarie" prosegue Manigrasso. "Anche nei momenti più difficili sono riuscite a mantenere saldo l'obiettivo. E l'area della riabilitazione ha fatto la sua parte in maniera puntuale. Inoltre, credo abbia avuto un ruolo di rilievo l'ultima presa di posizione dell'ordine dei medici, che hanno riconosciuto la correttezza e l'opportunità del provvedimento: l'ordine professionale non è un esproprio della funzione medica ma un riconoscimento delle competenze di altre professioni che concorrono ad assicurare il diritto alla salute dei cittadini.
Un particolare ringraziamento va a coloro che hanno fondato l'associazione, l'hanno guidata e hanno attivamente partecipato alla sua azione per poter giungere a questo storico obiettivo".

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