ANCHE I FISIOTERAPISTI DELL'AIFI IN PIAZZA IL 7 LUGLIO

ANCHE I FISIOTERAPISTI DELL'AIFI IN PIAZZA IL 7 LUGLIO
"L'EMENDAMENTO 'ANTI DISABILI' È UN ATTACCO AI PIU DEBOLI"

Roma, 5 luglio 2010 – "Qui non si tratta di cancellare sprechi, ma di togliere il diritto ad una vita dignitosa alle persone con disabilità severe". È questo il primo commento di Antonio Bortone, presidente dell'AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti), sul decreto 78/2010 inserito in finanziaria. "Ciò – continua – non ha evidentemente alcun nesso con la volontà di colpire i falsi invalidi e gli abusi sulle pensioni di invalidità, che pure sarebbe una battaglia da combattere, questa si, immediatamente, e certamente prima di togliere il 'diritto a vivere dignitosamente', come questo DL si appresta a fare. E dal momento che l'intento è di ridurre il costo del welfare in previsione dell'attuazione del federalismo fiscale (che, a quanto pare porterà ad un'esplosione esponenziale della spesa pubblica) è legittimo sospettare che siamo solo all'inizio".
Per questo l'AIFI aderisce in modo unanime alla mobilitazione unitaria di Fish (Federazione Italiana per il superamento dell'handicap) e Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità) e del mondo associativo, prevista per il 7 luglio alle 10 davanti a Montecitorio a Roma. La manifestazione, data la gravità dell'accaduto, e i tempi ristrettissimi, sarà unica e nazionale a Roma.
"Con questo taglio indiscriminato dell'indennità di accompagnamento, lasciata come misura residuale solo a coloro che sono impossibilitati a compiere 'atti elementari della vita' – continua Bortone – significa escludere dai contributi una larghissima fascia di persone disabili, sia con problemi di tipo motorio che intellettivo. È, infatti, sufficiente che mangino e si vestano da sole, o che possano svolgerle anche parzialmente per mezzo di ausili, per essere 'abili' e non ricevere più alcun diritto di indennità. Si tratta però di persone comunque in gravissima difficoltà. Tutto ciò vale anche per chi oggi ne è titolare. Sono toccati, quindi, anche i cosiddetti diritti acquisiti".

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