Abrogazione 1-septies: al Senato un passo avanti nella giusta direzione

Convinti della necessità di abrogare l'articolo 1-septies. E concordi nel sostenere che bisogna farlo senza il previsto dal comma 2. È questo il succo della seduta svoltasi ieri in VII commissione permanente Istruzione pubblica e beni culturali del Senato, che sta discutendo la cancellazione dell'equipollenza del diploma di laurea in scienze motorie al diploma di laurea in fisioterapia, prevista dalle legge 27/2006. Basta scorgere il resoconto per scoprire che sembra esserci unanimità di consensi.
In sostanza il governo e i gruppi parlamentari concordano sulla necessità di una rapida conclusione dell'iter del provvedimento,sul fatto che si vada verso un chiaro ripristino delle regole e che questa delicata vicenda venga risolta.
La senatrice Magda Negri dell'Ulivo "pur prendendo atto delle preoccupazioni dei laureati in scienze motorie in termini di minori possibilità lavorative, ritiene che l'articolo 1-septies sia in contrasto con le esigenze di specializzazione caratterizzanti la professione del fisioterapista. La normativa vigente è inoltre incongrua anche rispetto alla legge n. 43 del 2006". Franco Asciutti di Forza Italia "nell'esprimere in particolare dubbi sull'articolo 1, comma 2, del disegno di legge n. 1525, sottolinea che il riconoscimento dei crediti formativi rientra nei poteri dei singoli atenei, nell'ambito dell'autonomia universitaria". Gli fa eco Luca Marconi dell'Udc, che "condivide le preoccupazioni circa la minore tutela degli utenti connessa alla commistione di attività distinte, l'una di carattere fisico-motoria, l'altra di natura esclusivamente sanitaria".
L'Aifi ringrazia i colleghi e le organizzazioni firmatarie del Manifesto per il "No all'equipollenza" per la forte azione di supporto che stanno garantendo in queste ore e che proseguirà fino al varo definitivo del provvedimento.
L'Aifi, da parte sua, continuerà a chiedere l'abrogazione dell'equipollenza senza prestare consenso a soluzioni che lascino le porte aperte ad ambiguità di sorta.

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