Abrogato alla Camera l'1-septies. Ma un decreto potrebbe renderlo di nuovo attuale

Cancellata l'equipollenza dei laureati in scienze motorie ai laureati in fisioterapia. Ad approvare l'abrogazione dell'articolo 1-septies è stata la commissione Cultura della Camera in sede legislativa. Per il via libera definitivo il progetto di legge dovrà ora passare all'esame del Senato. Il provvedimento è composto da un articolo di due commi: il primo abroga l'equipollenza, il secondo prevede entro 6 mesi l'approvazione di un decreto del ministero dell'Università e della ricerca, sentito il ministero della Salute e acquisito il parere del Cun, che definisca il riconoscimento dei crediti formativi ai laureati in scienze motorie e le modalità di espletamento del periodo di formazione e tirocinio sul paziente per il conseguimento della laurea in fisioterapia.
Alla fine, quindi, è stato accolto il testo del relatore Vito Li Causi, laureato in scienze motorie, che contiene una forte ambiguità: da un parte elimina il regalo di fine legislatura nascosto nelle pieghe della conversione del decreto legge sull'università all'articolo 1-septies della legge 27/2006, dall'altra prepara il terreno per la creazione di una corsia preferenziale per i laureati in scienze motorie che vogliano diventare fisioterapisti. Una corsia che potrebbe di fatto tradursi in due privilegi: il riconoscimento a priori di un numero di crediti formativi "vantaggioso" per i laureati in scienze motorie e il superamento dei criteri di programmazione fissati per l'accesso a numero chiuso al corso di laurea in fisioterapia.
Una pericolosa doppia corsia, certamente incostituzionale perché riserverebbe un trattamento di favore a una determinata categoria di cittadini. Se il decreto in questione dovesse essere approvato in questi termini, infatti, si verificherebbe un'assurda situazione: mentre 22mila aspiranti fisioterapisti rimarranno esclusi ogni anno perché non ammessi al corso di laurea, ci sarà chi potrà aggirare l'ostacolo dello sbarramento solo perché studente o luareat in scienze motorie.
"Prendiamo atto che si passa dalle regalie dello scorso anno a più fantasiose ipotesi su come far aggirare l'ostacolo della programmazione e offrire un bonus di crediti a chi non si guadagna sul campo l'accesso ad un corso di laurea in fisioterapia" commenta sarcastico il Presidente nazionale Aifi Vincenzo Manigrasso che prosegue affermando "Non si poteva fare altrimenti che abrogare l'1-septies. Questo premia la tenacia dell'Aifi che è stata l'unica rappresentante della professione a battersi per arrivare a questo risultato. Tuttavia non possiamo fare a meno di osservare che c'è chi non ha saputo o voluto assumersi fino in fondo la responsabilità di una scelta che fosse rispettosa delle regole e coerente con gli impegni assunti in questi mesi. Qualcuno evidentemente è ancora convinto che si possano creare corsie privilegiate e mettere sotto i piedi le regole che valgono per tutti quando si tratta di favorire una parte minoritaria di una professione, quella dei laureati in scienze motorie, che invece annovera tra le proprie fila migliaia di professionisti seri che aspettano risposte occupazionali coerenti con le competenze in loro possesso e che non sono a caccia di posti di lavoro qualsiasi. Al Senato chiederemo di spazzare via ogni residuo di ambiguità."
Nel frattempo, il governo ha accolto un ordine del giorno presentato da parlamentari Ds e di Rifondazione, nel quale "si impegna a prevedere che il futuro decreto ministeriale per la definizione del riconoscimento dei crediti formativi per l'iscrizione ai corsi di laurea in fisioterapia per laureati e studenti iscritti ai corsi di laurea in scienze motorie, adottato dal ministero dell'Università e della ricerca, di concerto con il ministero della Salute in base alla normativa vigente, fissi le modalità di accesso ai medesimi corsi di laurea nei limiti del fabbisogno previsto e nell'ambito della relativa programmazione". Una dichiarazione d'intenti positiva, che si scontra con il testo appena approvato alla Camera.

Torna in alto