a cura di Claudio Ciavatta, Segretario nazionale AIFI – Membro Commissione nazionale per la formazione continua, Ministero della Salute
La novità più importante degli ultimi giorni, nell'ambito della Commissione nazionale per la formazione continua, è stata, lo scorso 10 marzo, l'insediamento della Sezione "Ordini e Collegi professionali".
Essa è formata da membri della Commissione nazionale (in questa Sezione rappresento l'AIFI e non l'intera area della riabilitazione) e rappresentanti di tutte le professioni (comprese quelle non ancora provviste di Ordine o Collegio professionale).
Per conoscere in dettaglio le funzioni di questa sezione leggiamo cosa descrive il decreto istitutivo:
"La Sezione cura le questioni di diretto interesse degli Ordini e Collegi professionali e, limitatamente alle categorie prive di collegio, delle relative Associazioni professionali.
La Sezione cura in particolare le questioni relative alla individuazione degli obiettivi formativi di ciascuna professione, alla individuazione delle attività professionali che, se esercitate in via esclusiva, non comportano l'obbligo formativo ECM, alla certificazione dei crediti formativi ed alla tenuta della relativa anagrafe.
La Sezione propone altresì alla Commissione nazionale le forme e le modalità di collaborazione con la Commissione nazionale e con le Regioni per la verifica dell'attività dei provider e degli eventi formativi e per il riconoscimento delle attività di autoformazione degli iscritti e degli associati. (Decreto Ministero delle Salute 18 aprile 2003)."
E' evidente, dunque l'importanza strategica che questa Sezione riveste.
Infatti, già durante i lavori di insediamento è iniziata subito la discussione sulla individuazione dei nuovi obiettivi formativi di interesse nazionale (triennio 2004-2006), dalla quale è emersa la necessità che fossero congruenti con il Piano Sanitario Nazionale e, ovviamente, con i rispettivi profili professionali.
L'AIFI, al riguardo, ha già elaborato una proposta per i nuovi obiettivi formativi di interesse nazionale (triennio 2004-2006) per i Fisioterapisti, ovviamente direttamente connessa con i GIS, avanguardia culturale della nostra associazione:
– riabilitazione neurologica;
– terapia manuale;
– riabilitazione cardio-respiratoria;
– riabilitazione in acqua;
– riabilitazione pediatrica;
– riabilitazione in ambito sportivo;
– riabilitazione oncologica;
– riabilitazione reumatologica;
– riabilitazione della mano;
– riabilitazione uro-ginecologica;
– riabilitazione vascolare.
Ci auguriamo che questa specificazione favorisca un lavoro di definizione di percorsi formativi e di valutazione degli eventi migliore, limitando tutte quelle situazioni di scarsa determinazione che in passato hanno favorito ambiguità e distorsioni.
In un altro incontro delle Sezioni provider/FAD il giorno precedente (9 marzo u. s.) si è affrontata la questione relativa alla sperimentazione preliminare FAD e Provider.
Come sapete, così come è possibile leggere dal sito del Ministero, "la Commissione nazionale per la formazione continua, nella seduta del 17 ottobre 2003, ha promosso l'avvio di una sperimentazione "preliminare" dell'accreditamento dei provider.
La sperimentazione "preliminare" è finalizzata ad acquisire ulteriori elementi di valutazione per la definizione dei criteri e delle modalità per l'accreditamento, per "testare" tutta la modulistica, nonché per ottenere dati preliminari sulla domanda di FAD di ogni categoria professionale in relazione alle varie tipologie. […] La sperimentazione preliminare sarà limitata a pochi soggetti, 40 per ciascuna tipologia di formazione (residenziale e a distanza) e durerà circa tre mesi. Dopo questa sperimentazione preliminare, inizierà la fase di accreditamento sperimentale dei provider di formazione residenziale e di FAD, esteso a tutti i soggetti pubblici e privati interessati, in conformità alle determinazioni che saranno assunte con Accordo tra il Ministro della salute e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, sancito dalla Conferenza Stato-Regioni."
A questo proposito Sono pervenute, nei termini previsti, presso la Commissione Nazionale per la Formazione continua 240 domando complessive di cui 175 domande dotate dei requisiti richiesti così suddivise:
– richieste per eventi residenziali 50
– richieste per eventi FAD 35
– richieste per entrambe le tipologie 90
Il Lazio e la Lombardia, le regioni che hanno presentato il maggior numero di richieste.
La fase istruttoria per la selezione è più complessa di come ci si aspettava, tuttavia ci si augura che prima di Cernobbio possa essere possibile partire con la sperimentazione.
Quali sono i criteri utilizzati per la selezione:
Requisito primario, la conformità dell'organizzatore e del progetto formativo proposto con i requisiti indicati dalla Commissione Nazionale ECM nel Regolamento pubblicato sul sito ECM del Ministero della Salute e citato nell'avviso di partecipazione, nonchè con i requisiti indicati nell'avviso stesso.
Ulteriori criteri di qualità e di opportunità, al fine di adempiere alle finalità dichiarate della sperimentazione, (e cioè di ottenere informazioni ed elementi di valutazione sui diversi aspetti di funzionalità del sistema in base anche all'applicazione delle diverse metodologie di formazione nelle diverse professioni sanitarie) intrinseci ad ogni singola proposta:
– l'accertata qualità delle caratteristiche del Provider e delle procedure che utilizza;
– la conformità del numero di crediti assegnati con le indicazioni fornite nel Regolamento;
– la rilevanza degli argomenti dell'evento proposto in rapporto ad obiettivi formativi coerenti con il piano sanitario nazionale;
– la rilevanza degli argomenti per un numero elevato di professionisti della Sanità;
– per quanto riguarda la qualità dei contenuti, la Commissione non ritiene di dover esprimere un dettagliato giudizio di merito in quanto, come esplicitamente indicato nella nota di "chiarimenti sulle domande di partecipazione", i contenuti clinico-assistenziali, tecnici e scientifici delle attività formative devono essere garantiti dal Provider pubblico o privato ammesso alla sperimentazione ai sensi dell'"avviso pubblico" oppure dall'associazione del Provider proponente con uno dei soggetti sopra indicati che si assumono la responsabilità sull'idoneità dei contenuti.
Tra i criteri estrinseci alle singole proposte vengono identificati:
– un buon livello di distribuzione dell'offerta formativa tra le diverse professioni sanitarie;
– per la formazione a distanza: un buon livello di distribuzione tra i mezzi durevoli di trasmissione dell'informazione, considerando che quelli cartacei sono solitamente meno idonei per un buon livello di interattività e quelli informatici possono avere lo svantaggio di un'utenza limitata in rapporto alla complessità delle procedure di utilizzo;
– per la formazione residenziale: un buon livello di distribuzione tra le diverse Regioni, al fine di favorire una diffusa accessibilità;
– un buon livello di distribuzione degli eventi formativi tra i diversi Provider in modo da poter valutare un'ampia tipologia di Provider.
Relativamente ai costi della formazione, ricordiamo che in questi giorni il CCNL Sanità pubblica deve solamente ricevere il visto dalla Corte dei Conti per concludere l'iter burocratico che lo renderà operativo, mentre quello della Sanità privata è in fase di discussione e, probabilmente grazie alle prossime elezioni, presto sarà siglato.
Entrambi introducono i seguenti principi:
– l'Educazione Continua in Medicina deve essere garantita dalle aziende ed il personale che vi partecipa considerato in servizio a tutti gli effetti;
– deve essere garantito il diritto alla formazione obbligatoria e facoltativa a tutti gli operatori;
– nel caso di mancato rispetto della normativa aziende ed enti non intraprendono iniziative unilaterali;
– i percorsi formativi sono collegati ai processi di percorso professionale e di progressione della carriera.
Un quesito che spesso ci viene posto è se i fisioterapisti diplomati con il vecchio ordinamento che si sono iscritti all'attuale Corso di Laurea (partecipazione al "riconoscimento crediti dei percorsi formativi pregressi abilitanti alle professioni sanitarie"), possano ritenersi esonerati dall'obbligo formativo ECM per l'anno di iscrizione all'università.
No, la situazione non rientra tra quelle previste dalle norme e il professionista ha l'obbligo di aggiornare le proprie competenze professionali.
Infine, i crediti obbligatori da acquisire per il 2004, lo ricordiamo, sono 30 crediti (minimo 15, massimo 60); anche quest'anno, dunque, si potranno accumulare crediti oltre a quelli necessari ed utilizzarli il 2005.