Il collega Agresta scrive al Direttore del quotidiano salernitano "La città"

All'attenzione del Direttore
del quotidiano "La Città"

Il 2 Febbraio 2006 la Camera dei Deputati ha approvato un emendamento, presentato dal Sen. di Forza Italia Giuseppe Firrarello, che prevede la possibilità di equipollenza tra il laureato in Fisioterapia (professione sanitaria) e il laureato in Scienze motorie (professione non sanitaria e/o professore di Educazione Fisica).
La norma relativa all'equipollenza (articolo 1-septies del D.L. 6293/2005), è stata inserita impropriamente all'ultimo momento, con una norma di tre righe nascoste in un decreto legge "contenitore" di fine legislatura, utilizzando la procedura d'urgenza e non quella ordinaria come da prassi, che prevede vari passaggi alla Camera e una concertazione con le commissioni parlamentari competenti, associazioni di categoria e regioni (Principio di sussidiarietà e potestà sanitaria).
Tutto ciò lascia capire il modo superficiale, fittizio, malizioso e repentino che il Sen. Firrarello e/o il governo, hanno adottato in modo irresponsabile, che di certo non garantisce la salute della gente, ma forse può garantire solo, esclusivamente, (sulla pelle della gente) interessi elettorali.
Certamente, gent.mo Direttore, la logica ci dice che non si può trattare una materia così importante, come la salute della gente e di profili assistenziali sanitari con un emendamento di soli tre righe….Ma, forse, il Sen. Firrarello aveva fretta?….Chissà per cosa?. Di sicuro però, ha dimostrato di non sapere molto sulle due figure in questione (professore di Educazione Fisica e il Fisioterapista) e delle varie normative e ordinamenti che regolamentano tali figure.
Vero è, che appena si è diffusa tale notizia di suddetta approvazione, tutte le associazioni quali:
1. Tribunale del Malato / Cittadinanzattiva;
2. FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap);
3. ER-WCTP (Confederazione Europea Fisioterapisti);
4. CGL,CISL e UIL;
5. UGL;
6. I Presidenti dei corsi di Laurea in Fisioterapia dall' università di Verona,di Napoli (Federico II), di Bari ecc…
7. AIFI (Associazione Italiana Fisioterapisti);
8. Assessore regionale alla Salute del Trentino Alto Adige (vedasi loro note);

hanno chiesto l'abrogazione manifestando la loro preoccupazione e protesta verso questo emendamento, ritenendolo, al contrario del Sen. Firrarello, che non sia a tutela della salute dei cittadini e in più in contrasto con la Costituzione Nazionale e con le Direttive Europee in ambito sanitario-riabilitativo (ci dobbiamo sempre far riconoscere!!).
Ora, però, mi domando e chiedo: Chissà se il Sen. Firrarello, proponendo questo emendamento in questo modo così superficiale, scarno (soli tre righe) e fittizio, abbia messo in primo piano la salute della gente? E se pensava di questa imponente reazione e protesta da parte della associazioni degli utenti (T.D.M., FISH, ecc…) e di categoria? Chissà se ha pensato al potenziale pericolo e al giudizio del suo lavoro e ruolo, una volta che la gente o ogni paziente sia stato informato di quello che ha proposto?.
L'articolo in questione prevede che la laurea in Scienze motorie (professore di Educazione Fisica) è equipollente alla laurea in Fisioterapia (Fisioterapista), se il laureato in Scienze motorie abbia conseguito un semplice attestato di frequenza, ad idoneo corso su paziente, da istituirsi con decreto ministeriale.
Anche qui il Sen. Firrarello "per la fretta", si è dimenticato di dire quale Ministero è competente, quello della Salute o quello dell'Istruzione?.
Comunque al di là di queste considerazioni legittime per un professionista del settore riabilitativo, per svariati motivi, è chiaro come il sole in base alle normative vigenti:
D.M. n° 741 del 14 settembre 1994 e successive modificazioni;
L. n° 42 del 1999 e successive modificazioni;
L. n° 251 del 2000 art. 2 co.1;
DIRETTIVA EUROPEA 2005/36/ CE ecc. ecc. concernenti le professioni sanitarie;
e il
D.L. n° 178 art. 2 del 1998 che fissa il profilo dei laureati in Scienze motorie
NON ABILITANTI ALL'ESERCIZIO DI ATTIVITA' SANITARIA;
che gli ordinamenti e profili formativi delle due figure non hanno nessuna attinenza.
Infatti, nel caso il laureato in Scienze motorie decidesse di iscriversi a Fisioterapia, attualmente gli verrebbero riconosciuti solo 19 crediti (dei quali 3 per lingua straniera), sui 180 necessari a conseguire la laurea in Fisioterapia.
È palese, perciò, che il percorso formativo-culturale delle due figure è nettamente differente. La prima, infatti, lavora per lo sport, la seconda per la patologia.
Ancora una volta, allora, mi domando e chiedo: Chissà se il Sen. Firrarello o altri onorevoli di maggioranza e non, farebbero trattare un loro parente affetto da sclerosi, emiplegia, Parkinson ecc…da un professore di Educazione Fisica, che abbia solo un "attestato di frequenza su idoneo corso su paziente"?
Per un'eccellente qualità assistenziale, la formazione della figura del Fisioterapista dura 5 anni, con migliaia di ore tra teoria e pratica, ed è specifica per i trattamenti delle malattie e dell'organizzazione in riabilitazione. In più vi è un esame di Stato finale con discussione di tesi che, solo se superato, abilita l'esaminando a svolgere la professione o attività sanitaria e non al contrario, con un semplice attestato di frequenza, ad idoneo corso su paziente, da istituirsi con decreto ministeriale (bacchetta magica?).

Gent.mo Direttore, allora, per quanto sopra esposto, al di là degli interessi politici, è indispensabile, per autotutelarsi, far sapere alla gente dei potenziali pericoli di questo emendamento, per la salute del cittadino e per la "qualità" assistenziale riabilitativa sanitaria erogata.
Le chiedo, perciò, certo della sua sensibilità verso questa importante problematica sociale e assistenziale, di verificare e divulgare tale esposto e, di adoperarsi, per quanto in suo potere, per una risoluzione positiva a salvaguardia e a tutela della salute pubblica, salute intesa come bene comune e non come bene politico.

Distinti Saluti

Montano Antilia Lì, 27/02/2006
Dottore in Fisioterapia
Agresta Giuseppe

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