“AT Accessibile Turisti”, “AE Accessibile escursionisti” e “AEE Accessibile Escursionisti Esperti”: sono i nomi delle tre nuove scale di difficoltà che da adesso integrano il sistema di classificazione del CAI Club Alpino Italiano, tutte dedicate a turisti ed escursionisti con disabilità motoria.
Le tre scale CAI sono frutto di un lavoro di squadra che vede la redazione del gruppo di lavoro Montagnaterapia, con il supporto tecnico della Commissione Centrale e della Scuola Centrale per l’Escursionismo e in collaborazione e con il patrocinio con AIFI Associzione Italiana di Fisioterapia, Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Antoi (Associazione Nazionale Tecnici e Ortopedici Italiani), Sito (Società Tecnico Scientifica di Terapia Occupazionale), Simfer (Società italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) Fand (Federazione Nazionale delle Associazioni delle persone con Disabilità) e la direzione regionale Piemonte dell’Inail.
Un importante passo verso la promozione e la valorizzazione del turismo accessibile e dell’ambiente montano, a partire dal presupposto che la montagna giochi un ruolo essenziale nel benessere psico-fisico delle persone. La montagna intesa quindi come vera e propria risorsa per la salute che, in quanto tale, deve essere garantita e messa a disposizione di tutti nell’ottica di avvicinarsi sempre più a una piena inclusione di tutte le differenti forme di disabilità.
Finora inedite nel panorama nazionale, le tre scale AT, AE e AEE descrivono tre diverse difficoltà lungo itinerari accessibili, anche con ausili, sulla base di dati oggettivi rilevabili e in analogia con quanto già in atto in ambito escursionistico. In particolare, i parametri utilizzati per classificare i sentieri accessibili sono la tipologia del percorso, le caratteristiche osservate in rapporto all’utenza (pendenza, larghezza, dislivello), la presenza di difficoltà oggettive e di notazioni che completano e caratterizzano il percorso.
La Struttura Operativa Sentieri e Cartografia del CAI ha fornito il suo parere sulla classificazione proposta ed sulle modalità per l’individuazione dei sentieri idonei, senza dimenticare la sicurezza degli stessi: il prossimo passo consisterà nel rilevare, mappare e classificare i percorsi in base alla difficoltà e alla loro manutenzione, anche nell’ottica della conservazione del grado di accessibilità riscontrato.