PIANO DI INDIRIZZO PER LA RIABILITAZIONE: "INADEGUATO E CONTROPRODUCENTE"

Roma, 9 febbraio 2010 – "Un documento autoreferenziale e non adeguato all'evoluzione che la Riabilitazione ed il Sistema Sanitario hanno subito in Italia, specie negli ultimi anni. Si parte da una scarsa o nulla attenzione alla necessità biologiche, psicologiche e sociali della persona, quindi non si prevede la sinergia necessaria tra personale sanitario, famiglia, caregiver. Sono assenti le valutazioni delle performance dei servizi territoriali, mancano le statistiche e quindi le soluzioni alle storiche carenze di strutture per l'assistenza. E molto altro. Per questo ci auguriamo che il piano così com'è non venga recepito dalle Regioni in fase attuativa in quanto comporterebbe anche una incomprensibile ed insostenibile esposizione economica". È questo il giudizio che emerge di fronte al nuovo 'Piano di indirizzo per la Riabilitazione', presentato il 2 dicembre 2010 al Ministero della Salute (dopo 12 anni dalla pubblicazione delle "Linee guida sulla riabilitazione") secondo le quattro principali sigle coinvolte a vario titolo in questo settore: l'Associazione Italiana Fisioterapisti (Aifi), la Federazione dei Logopedisti (FLI), la Federazione Italiana per il Superamento Handicap (Fish) e Cittadinanzattiva con le sue due 'reti': quella del Tribunale per i diritti del Malato e quella del Coordinamento Nazionale Associazioni dei Malati Cronici. Tutto questo ad un giorno dalla votazione del testo in Conferenza Stato Regioni, prevista proprio domani, 10 febbraio…

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