Scompare dal maxiemendamento alla manovra correttiva l'innalzamento del numero degli alunni nelle classi in cui sono presenti bambini disabili. L'aumento del numero di alunni era stato fortemente contrastato dalle Federazioni (FAND e FISH) delle persone con disabilità, ritenuto "oltre che discriminante – si legge in una nota delle associazioni – anche lesivo del diritto allo studio dei bambini, e privo di qualsiasi risparmio effettivo per lo Stato. Foriera, piuttosto, di numerosissimi contenziosi fra le famiglie e le scuole".
Del resto il testo era stato disconosciuto persino dagli autori (i senatori Esposito e Latronico, PdL). "Una vittoria – conclude la nota delle associazioni – per l'inclusione scolastica che, non a caso, arriva ad una settimana dalla poderosa manifestazione che ha costretto il Governo a ritirare le disposizioni che comprimevano drasticamente la fruizione degli assegni per gli invalidi parziali e l'indennità di accompagnamento per gli invalidi totali. E nel maxiemendamento questa vittoria è sancita nero su bianco".