Una fotografia dello stato della fisioterapia in Italia e della strada percorsa dal 1959 a oggi dall'Associazione. E' quello di cui si è parlato ieri, presso l'hotel romano "Massimo D'Azeglio", dove Aifi ha chiuso l'anno di celebrazioni per il 50esimo anniversario dalla propria fondazione.
E non solo: lo sguardo si è spinto ancora più in là, in Europa, con i rappresentati della Wcpt (World Confederation for Physical Therapy) che hanno parlato, tra l'altro, di mobilità all'interno dei confini comunitari richiamandosi – metaforicamente e non – al crollo del muro di Berlino, avvenuto esattamente 20 anni fa.
Tra le questioni sul tavolo, la presentazione del nuovo Codice Deontologico e notevolissimi contributi scientifici. In particolare, a questo secondo aspetto, è stato dedicato tutto il pomeriggio.
Grande attenzione è stata tributata anche al volto più "umano" della fisioterapia: i Fisioterapisti senza frontiere hanno raccontato le loro esperienze fuori dall'ordinario.
In platea, tra gli altri, Augusto Battaglia (ex assessore alla Sanità della Regione Lazio), Giovanni Leonardi (Ministero della Salute), Pietro Vittorio Barbieri (presidente nazionale Fish – Federazione italiana superamento dell'handicap), Maria Bodo Lumare (giunta nazionale della commissione dei Corsi di Laurea in Fisioterapia, conferenza permanente dei CcdLl delle professioni sanitarie), Tiziana Rossetto (Fli).