13 gennaio 2007: indetta l'Assemblea nazionale delle professioni sanitarie

Il 13 gennaio 2007 sarà una giornata di discussione, informazione e confronto per tutte le professioni sanitarie italiane. Per quella data è stata indetta la prima "Assemblea nazionale degli stati generali delle professioni sanitarie", che vedrà la partecipazione degli esecutivi di tutte le associazioni professionali del settore. La decisione è stata presa al termine di un ampio dibattito, il 14 dicembre scorso, nel corso della riunione presso la sede Aifi di Roma di tutti i presidenti delle associazioni professionali dell'area infermieristica, riabilitativa, tecnico sanitaria e della prevenzione.
Alla giornata del 13 gennaio seguiranno altre iniziative politiche e culturali, che hanno l'obiettivo di affermare alcuni elementi portanti della sanità italiana, consolidati dal 1990 a oggi, per la razionalizzazione dell'intervento sanitario. Elementi che non potranno essere messi in discussione da nuove riforme che non vedano protagonisti i principali attori, cioè i professionisti della salute. Al centro del dibattito, la proposta del governo sulla riforma delle professioni presentata dall'onorevole Mastella il 1 dicembre, le iniziative a sostegno della legge 43 per l'approvazione degli ordini, la difesa della titolarità e dell'autonomia dopo l'attacco al sistema delle professioni di questi mesi, che rischia di mettere in discussione le conquiste intellettuali degli ultimi vent'anni.
Le normative di ambito, le competenze, la formazione, l'autonomia, la responsabilità, l'etica e la deontologia professionale sono conquiste importanti e irrinunciabili e saranno difese in modo perentorio e senza alcuna deroga. Gli ordini che le professioni attendono, in quanto professioni che operano in un ambito garantito dal diritto costituzionale come quello della salute, già previsti dalla legge 43 del 2006, dovranno andare verso un ulteriore sviluppo della cultura della responsabilità e del riconoscimento della buona pratica, che tuteli i professionisti nel sistema di governance clinica e soprattutto garantisca i cittadini che sono al centro del nostro agire, continuamente messi in pericolo da chi esercita abusivamente la professione sanitaria.

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