fisioterapisti

AIFI sul Corriere della Sera: Fisioterapisti, affidarsi a mani esperte

Dall’8 settembre settimana di sensibilizzazione contro l’abusivismo. Sabato 14 il «Fisio-Day»: studi aperti per consulenze gratuite

MILANO – Favorire la prevenzione delle malattie muscolo-scheletriche e la conoscenza del movimento come strumento utile per preservare la buona salute a tutte le età. Sono gli obiettivi della Giornata mondiale della fisioterapia che si celebra in tutto il mondo l’8 settembre, su iniziativa della World Confederation of Physical Therapy. In quest’occasione nel nostro Paese l’Aifi-Associazione italiana fisioterapisti lancia la terza edizione della campagna di sensibilizzazione e prevenzione contro l’abusivismo «Giù le mani!», che si concluderà il 14 settembre con il «Fisio-Day»: studi aperti per offrire ai cittadini consulenze gratuite.

 

ABUSIVI – I fisioterapisti veri in Italia sono 50 mila, gli abusivi circa il doppio. «Affidarsi a mani non esperte è un rischio per i pazienti – dice Antonio Bortone, presidente dell’Aifi – . Nella migliore delle ipotesi non traggono alcun giovamento dalla terapia per il recupero della funzionalità della parte compromessa, ma soprattutto vanno incontro a possibili danni, che possono essere anche irreversibili. Per questo – continua il presidente dell’Associazione – abbiamo deciso di dedicare un’intera settimana alla campagna di sensibilizzazione e una giornata, sabato, all’ apertura straordinaria degli studi per spiegare l’importanza di un intervento appropriato e adeguato». Dall’8 al 14 settembre sarà attivo un numero verde 800.036077 cui rivolgersi per chiedere informazioni e si potrà prenotare la consulenza gratuita mandando un’email all’indirizzo info@aifi.net.

PROFESSIONISTA DELLA SALUTE – Il fisioterapista è un professionista della salute che non si occupa solo della riabilitazione ortopedica o posturale, ma può operare in altri ambiti, come per esempio quello neurologico (dopo un ictus), cardio-respiratorio (in caso di seria insufficienza respiratoria) o cognitivo (per prevenire il decadimento in età avanzata). «Oltre ad avere acquisito le competenze necessarie, deve aggiornarsi con la formazione continua – sottolinea Bortone – . In assenza di un Ordine professionale, siamo in attesa che si concluda l’iter legislativo sul riordino delle professione sanitarie in modo da porre un freno al dilagare di operatori abusivi che millantano competenze che non hanno».

CONSIGLI PER TUTELARSI – Nel frattempo, come capire se ci stiamo affidando a un vero fisioterapista oppure no? L’ Aifi consiglia di verificare innanzitutto se l’operatore, durante la visita, esamina la documentazione clinica che gli viene sottoposta, di accertarsi, poi, che abbia un titolo di laurea rilasciato dall’Università italiana e, in caso di titolo estero, che abbia ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Salute, infine, che sia iscritto a una delle associazioni rappresentative dei fisioterapisti, definite per decreto ministeriale.

Fonte: corriere.it

Torna in alto