Sarà presentato a Milano e a Roma, rispettivamente il 10 e il 19 febbraio, il saggio di Matteo Schianchi "La terza nazione del mondo: disabili tra pregiudizio e realtà". Il volume, edito da Feltrinelli, muove da una considerazione di base al tempo stesso semplice e significativa: i disabili rappresentano circa il 10% della popolazione complessiva del pianeta. Una cifra che corrisponde a 650 milioni di persone. In altre parole, la minoranza più ampia di tutte, che considerata nel suo insieme forma, dopo Cina e India, quella "terza nazione del mondo" a cui il titolo fa riferimento.
Ma – come si legge nel quarto di copertina – "non esiste handicap senza uno sguardo sull'handicap". Ed è così che entra in gioco il pregiudizio: quello che, insieme a un certo pietismo, affiora negli occhi dei cosiddetti "normali" quando si rapportano a un disabile. , "Uno sguardo stigmatizzante – dice l'autore – che in realtà ha profonde radici psicologiche e culturali". Proprio queste radici sono l'oggetto della ricerca di Schianchi, il "peccato originale" che il suo libro vuole mettere in luce. Senza fare sconti a nessuno e portando sul banco degli imputati anche "lo stato sociale ancora insufficiente, nella prevenzione e nelle risposte alle forme di handicap".