Nel maggio 2001, dopo 7 anni di lavoro svolto in 65 paesi, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato la "Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e Disabilità" l' ICF, che 191 Paesi riconoscono come nuova norma per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. Per migliorare la salute abbiamo bisogno di misurarla e per fare questo occorrono degli strumenti. Ecco l'ICF quale strumento universale per descrivere e misurare la salute.
L'ICF assieme all'ICD-10 International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems fa parte della "Famiglia delle Classificazioni Internazionali dell'OMS. Lo scopo principale di queste classificazioni è quello di garantire la comparabilità delle informazioni di salute nei e tra i Paesi, tra gli utenti e gli operatori specializzati.
Sono strettamente correlate e strutturate per fornire una descrizione appropriata e coerente della salute di una persona o di una popolazione, essere polivalenti per i diversi domini, buona applicabilità trans-culturale e per fornire uno schema sistematico codificato per i sistemi informativi.
In sintesi l'ICD-10 fornisce la diagnosi e una descrizione del processo e della eziologia della malattia mentre l'ICF descrive le conseguenze di una condizione di salute in termini di funzionamento e di esperienza di salute (una nuova definizione di salute e disabilità, un modello universale e multidimensionale, parità tra condizioni di salute e linguaggio neutro e strumento di misura della salute).
Per facilitare l'uso del modello ICF in medicina riabilitativa il Settore Ricerca ICF dell'OMS presso il Dipartimento di Medicina Riabilitativa dell' Università di Monaco, con un progetto multifase ha sviluppato specifici gruppi di ICF per patologia che comprendono il minor numero possibile di domini per renderli pratici e in quantità sufficiente per comprendere le limitazioni di funzionamento derivanti dalle specifiche patologie.
Sono stati individuati 12 gruppi di ICF per 12 patologie (artrite reumatoide, osteoartrite, osteoporosi, dolore lombare, dolore cronico generalizzato, depressione, obesità, cancro del polmone, diabete mellito, insufficienza respiratoria, ictus cerebrale e insufficienza cardiaca cronica.
Da questo progetto sono emersi due gruppi di ICF per l'artrite reumatoide e precisamente il gruppo ICF Generale (Comprehensive) per guidare la valutazione multidisciplinare di pazienti affetti da AR e il gruppo ICF Principale (Core) per classificare tutti i pazienti con AR inclusi in studi clinici.
Prima di usare questi ICF per l'artrite reumatoide è necessario applicare un appropriato processo di convalida che prevede tre approcci
– Convalida con dati empirici da studi trasversali
– Convalida dal punto di vista dei pazienti
– Convalida dal punto di vista dei professionisti sanitari. (fisioterapisti, terapisti occupazionali, psicologi, medici, infermieri e operatori sociali)
Il Settore Ricerca ICF ha richiesto all'AI.FI la partecipazione di fisioterapisti con esperienza nell'artrite reumatoide a questo progetto internazionale. A tale scopo la Referente Nazionale GIS Reumatologia è stata incaricata di partecipare e reclutare fisioterapisti esperti affinché questa convalida sia supportata dal maggior numero di casi affrontati.
La partecipazione consiste essenzialmente nella compilazione di un modulo nel quale riportare le esperienze fatte nel settore e precisamente a fronte della patologia e la menomazione presente quale progetto riabilitativo è stato predisposto, gli obiettivi attesi e gli interventi attuati, i risultati ottenuti.
I fisioterapisti interessati sono pregati di comunicare la loro disponibilità prendendo contatto con:
Tiziana Nava – Referente Nazionale GIS Reumatologia
telefono studio 022426282 cell. 3494788451
via pirandello n°82 20099 Sesto San Giovanni Milano
e-mail gisreumatologia@yahoo.com
oppure via fax 026126316
Si ringrazia fin d'ora per la partecipazione.