I “What’s Up” di Scienza Riabilitativa 18.4

E' disponibile online, per i soci AIFI, l'ultimo numero della rivista scientifica "Scienza Riabilitativa" 18.4, Buona lettura

Cari colleghi, ecco a voi qualche anticipazione dell’ultimo volume di Scienza Riabilitativa del 2016, il 18.4

La revisione delle colleghe Vanti C e Ruggeri M ci illustra l’efficacia della tecnica di scuola osteopatica denominata pompage applicata a soggetti sani e a pazienti con disfunzioni neuro-muscolo-scheletriche e internistiche. A mio avviso, il risultato più eclatante di questa revisione è la discrepanza emersa tra la notevole diffusione di questa tecnica tra i fisioterapisti e la scarsa quantità e qualità di letteratura che ne supporta l’utilizzo… Leggendo l’articolo troverete inoltre tanti spunti utili per il processo di decision making della vostra pratica clinica quotidiana, ma non voglio anticipare troppe informazioni….
Lo studio retrospettivo dei colleghi Fortini et Al affronta il problema delle sindromi da dolore funzionale (SDF) in età pediatrica.
Infine, i colleghi Crainich et Al affrontano un argomento ancora poco approfondito dai Fisioterapisti: la correlazione tra alimentazione e condizione clinica del paziente con osteartrosi (OA). Le popolazioni in generale, e quelle dei pazienti in particolare, sono sempre più attente alla alimentazione e alla correlazione tra alcuni alimenti e salute. In particolare gli autori di questa revisione narrativa hanno cercato e analizzato tutti gli RCT che si sono occupati della efficacia delle modifiche e dell’integrazione del regime alimentare nei pazienti con OA di anca e ginocchio rispetto ad outcome clinicamente rilevanti come dolore e funzionalità. Scommetto che vi è venuta fame, fame di conoscenza…Per saziarvi non vi resta che leggere il prossimo numero di Scienza Riabilitativa…

Come sempre un grazie di cuore a tutto il Board di Scienza Riabilitativa e ai colleghi che scelgono di condividere i risultati del loro lavoro sulla nostra Rivista contribuendo alla crescita professionale di tutti.
Buona lettura a tutti.

Aldo Ciuro

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