Il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera di Verona accoglie le perplessità di Aifi-Veneto

"Un atto importante, che non solo ci ripaga per gli sforzi fatti ma conferma la bontà delle nostre ragioni". Così Daniele Cariani, presidente di Aifi-Veneto, commenta la decisione di Sandro Caffi, Direttore Generale dell' Azienda Ospedaliera di Verona, di revocare il bando per una borsa di studio annuale presso l'U. O. Clinicizzata di Cardiologia dell'Ospedale Civile Maggiore, riservata ai laureati in Scienze Motorie. Il provvedimento – comunicato lo scorso 30 marzo all'Aifi e alle organizzazioni sindacali – è di particolare rilievo, perché, come spiega Cariani, "la borsa di studio rientrava nel "progetto Cariverona-Regione Veneto: prevenzione cardiovascolare", attivato il 23 aprile 2007 dallo stesso Direttore Generale". L'iniziativa "prevedeva l'intervento di laureati in Scienze Motorie (Specialistica) per l'esecuzione di "attività fisica riabilitativa controllata", con il supporto di personale della facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Verona, nell'ambito di "Prevenzione Secondaria" per pazienti dimessi con diagnosi di sindrome coronaria acuta". Da subito la sede regionale dell'Aifi ha manifestato il proprio disaccordo riguardo "l'utilizzo di personale non sanitario nella gestione di specifici problemi di Salute, nella fattispecie di interesse riabilitativo", come si legge nella lettera inviata il 5 marzo a Caffi. Per questo la revoca del bando "viene accolta con grande soddisfazione da Aifi-Veneto e da tutti i colleghi che si sono adoperati sul campo a tutela della salute del cittadino e della professione".

Torna in alto