Cartina Umbria

UMBRIA: I FISIOTERAPISTI DIFFIDANO LA REGIONE

"Ci siamo posti in un'ottica di collaborazione e di disponibilità ma la Presidente Marini non ha nemmeno voluto vederci; abbiamo dovuto diffidare la Regione e depositato un ricorso al TAR e tutto questo è causato da un atteggiamento che non ci pare molto responsabile" sostengono i Fisioterapisti dell'Associazione dei Fisioterapisti (Aifi) – Regione Umbria.

COMUNICATO STAMPA

“Ci siamo posti in un’ottica di collaborazione e di disponibilità ma la Presidente Marini non ha nemmeno voluto vederci; abbiamo dovuto diffidare la Regione e depositato un ricorso al TAR e tutto questo è causato da un atteggiamento che non ci pare molto responsabile” sostengono i Fisioterapisti dell’Associazione dei Fisioterapisti (Aifi) – Regione Umbria. Insieme all’AIFI Nazionale hanno infatti deciso di ricorrere contro la delibera di giunta di Perugia che autorizza nuovamente la formazione di corsi privati per la figura di massofisioterapista. “Aifi Umbria da sempre chiede alla Regione di tutelare la salute di coloro che richiedono cure fisioterapiche e anche chi ambisce a diventare Fisioterapista iscrivendosi al relativo corso di laurea; quello per massofisioterapista è un fabbisogno formativo che praticamente solo la Regione Umbria esprime e anche solo questo fatto dovrebbe far riflettere”. A poco è valsa la posizione della vicina Regione Marche che, scegliendo di uniformarsi con le altre realtà nazionali, ha recentemente deciso di sospendere l’autorizzazione per questa formazione sostenendo che sul tema ci sia “scarsa chiarezza” e “lo stratificarsi di norme e sentenze disomogenee” per giungere all’esigenza di determinare “un quadro giuridico chiaro” (come non è quello attuale, ndr) anche nell’interesse degli aspiranti studenti di questi corsi che potrebbero trovarsi “diplomati” ma senza la definitiva certezza su cosa possano effettivamente fare. La Regione Umbria, invece, ha scelto di prendere posizione autorizzando nuovamente la scuola privata che tiene questi corsi, fra l’altro dichiarando competenze per questa figura (che non è più nemmeno una professione sanitaria ma al massimo un “operatore di interesse sanitario”), cosa che secondo la Legge non può fare perché spetta alla competenza statale. “Quando si fanno delle scelte così pesanti per le conseguenze che possono avere, bisogna sostenerne le responsabilità; a questo chiamiamo la Presidente Marini e la sua Giunta con il ricorso che siamo stati costretti a fare”.

Associazione Italiana Fisioterapisti – Regione Umbria

Torna in alto