modelli organizzativi

AIFI, nuovi modelli organizzativi per ripensare un sistema sanitario più sostenibile

I modelli servono per rispondere al meglio alle nuove esigenze di salute che vede tra le altre cose l'aumentare della popolazione anziana con i bisogni legati alla cura e assistenza a lungo termine. Se ne parlerà a Cagliari il prossimo 10 giugno.

COMUNICATO STAMPA

I modelli servono per rispondere al meglio alle nuove esigenze di salute che vede tra le altre cose l’aumentare della popolazione anziana con i bisogni legati alla cura e assistenza a lungo termine. Se ne parlerà a Cagliari il prossimo 10 giugno.

L’Associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI) sta ripensando e progettando modelli organizzativi in grado di sostenere le nuove esigenze di salute del cittadino e di conseguenza del sistema sanitario nazionale. In alcune Regioni, infatti, sono nate sperimentazioni importanti e altrettanto significative riorganizzazioni che si sono concretizzate in Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia dove atti legislativi e modelli organizzativi consentono  di fissare i “primi mattoni” utili alla definizione di un moderno paradigma per la fisioterapia.

I cambiamenti in atto, da diversi anni, sotto il profilo epidemiologico, socio-economico e demografico obbligano ad una rivisitazione e riprogettazione della sanità.  L’aumento esponenziale nell’incidenza delle malattie a lunga durata, collegato al rischio di perdita di autonomia, ha fatto chiaramente capire che non è più possibile mantenere modelli tarati solo sulla risposta alle fasi acute di malattia.

Il contributo di AIFI

Il gruppo di lavoro sta affrontando il tema complesso della costruzione di un modello in fisioterapia, più adeguato ai bisogni di salute dei cittadini, economicamente sostenibile. L’incremento della fascia più anziana della popolazione comporta il forte aumento delle persone esposte ai problemi di non autosufficienza e di cronicità, spesso polipatologica, tali da richiedere un elevato numero di interventi di assistenza sanitaria e sociosanitaria.

Bisogna aprirsi ad una visione di tipo orizzontale e trasversale, – afferma  Mauro Tavarnelli, Presidente AIFI – con ampio riconoscimento e democrazia tra saperi delle diverse professioni. In pratica, bisogna uscire dalla logica del compito e diventare interdisciplinari”.

La proposta deve anche essere aderente alla nuova realtà formativa ed ordinamentale degli operatori. AIFI sta esaminando quali modelli organizzativi possono spingere tale sviluppo, in una logica di valorizzazione ed integrazione delle risorse professionali e di razionalizzazione della spesa sanitaria (che nel settore delle cure primarie assume centralità e condizione imprescindibile).

In quest’ottica i fisioterapisti sono pronti ad accettare la sfida del cambiamento e lo dimostrano organizzando un convegno che proprio di queste grandi questioni vuole discutere. A Cagliari il prossimo 10 giugno esperti del settore e rappresentanti politici si alterneranno per un confronto aperto. Tra i presenti Laura Bianconi e Nerina Dirindin 
 Commissione permanente Igiene e Sanità Senato, Pier Paolo Vargiu,
 Presidente Commissione Sanità Camera dei Deputati, Matteo Dall’Osso Commissione permanente lavoro Camera dei Deputati, Luigi Arru Assessore Regionale Igiene e Sanità Regione Sardegna, Cittadinanza attiva Tribunale Diritti del Malato.

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L’AIFI approfitterà della permanenza nella splendida città sarda per festeggiare il 57° anno della sua costituzione (8 giugno 1959) all’interno dei lavori della Direzione Nazionale.

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